Social media


Instagram è un’applicazione per iPhone ed Android, e consente di scattare foto e di condividerle sui nostri account di Twitter, FaceBook, Tumblr e Flickr.
Si possono seguire altri utenti, votare le foto con il bottone i like, lasciare commenti, guardare le fotografie più popolari.
Instagram fornisce dei filtri fotografici in grado di rendere spettacolari anche le immagini mediocri e scarse in qualità:
con un po’ di creatività e con le opzioni che fornisce, infatti, uno scatto convenzionale, o addirittura mal riuscito, può essere trasformato in una splendida foto, mentre la semplicità d’uso di questo strumento è il suo punto di forza.
 
Il perché di un successo?
Instagram genera foto di alta qualità, consente un processo di upload molto veloce e, soprattutto, facilita il processo di condivisione via web.
Ora passiamo a Followgram che non  è il solito servizio che porta le foto di Instagram sul web
Trattasi di un progetto tutto italiano messo a punto da Fabio Lalli e Lorenzo Sfienti.

Followgram ha da poco superato il mezzo milione di utenti, ha annunciato una partneship con grandi marchi come come Fiat, Dolce e Gabbana, Audi, Ikea e NBC ed è stata lanciata un anno fa.
Mette a disposizione degli utenti un profilo pubblico di Instagram direttamente sul web, detto vanity URL, in modo tale che chiunque, non avendo un iPhone o uno smartphone Android, possa seguire un feed fotografico IG in internet.
Grazie a Followgram è possibile anche generare il codice per il bottone “follow me” che ad esempio, oltre a poterlo inserire nei vari blog e siti, io l’ho messo nella firma della mail.
Il vanity URL, ovvero il link permanente del portfolio di un utente, può essere personalizzato in modo tale da ottenere un indirizzo del tipo http://followgram.me/socialvideoadv
Con Followgram chiunque può iniziare a seguire nuovi instagramer, sottoscrivere il feed RSS, condividere il foto blog nei social network alla Twitter, FaceBook, Google+, commentare le singole foto, cliccare sul bottone “mi piace”.
Un’altra funzione interessante di Followgram è quella che consente di creare album fotografici personalizzati, oltre a visualizzare le foto più popolari, ricercare foto in base all’hashtag, trovare e seguire nuovi amici.
Visto il grande successo di Instagram e dei dispositivi mobili per condividere foto in Internet, Followgram.me si propone un po’ alla FourSquare, in modo che le aziende interessate possano promuovere il loro marchio commerciale.
Ho avuto il piacere e l’onore di fare poche semplici domande ad uno dei cofondatori Fabio Lalli:
COME VI E’ NATA L’IDEA?
L’idea è nata un pomeriggio di luglio del 2011, il 7 precisamente. Eravamo su Skype con Lorenzo Sfienti (cofounder con me) e parlando della nostra passione per Instagram abbiamo deciso di sviluppare una applicazione per organizzare le foto in modo più strutturato e poter condividere le foto con amici non in possesso di iphone o android. L’idea iniziale appunto era estendere le funzionalità di Instagram, dare agli utenti la possibilità di avere una pagina pubblica, una vanity url e un feed rss da condividere. Poi abbiamo implementato anche il follow button per i blog. E così nel giro di poche ore abbiamo messo online una prima versione che poco dopo è stata recensita da TheNextWeb. In questo anno abbiamo iniziato a differenziarci dagli altri visualizzatori di foto puntando a servizi pro, brand e aziende. Ora cominciamo ad avere numeri per noi importanti e la presenza di brand ed aziende di tutto il mondo.
UN CONSIGLIO ALLE AZIENDE CHE LO USANO O CHE VORRANNO UTILIZZARLO?
Il consiglio che possiamo dare è fondamentalmente relativo all’utilizzo delle immagini nella comunicazione. Non tutte le aziende sono presenti in tal senso e secondo noi è una carenza. Le immagini comunicano meglio di tante parole e tweet, e sono molto più emozionali. Le immagini permettono di raccontare storie ed avvicinare il cliente all’azienda, facendogli conoscere cosa c’è dietro e soprattutto chi c’è dietro. Con Followgram le aziende possono avere in poco tempo una brand page per le foto e alcuni servizi che gli permetteranno di aumentare engagement e followers.
VI ASPETTAVATE UN SUCCESSO DEL GENERE?
Ci aspettavamo un successo del genere? No assolutamente. Per noi Followgram è nato come side project, un esperimento. Non voleva esser una startup ma un progetto su cui sperimentare un pò, così come facciamo con altri prodotti. Ora i numeri, il traffico e la visibilità mondiale è più alta ed in effetti cominciamo a pensare di trasformare Followgram in un progetto a se, con persone dedicate.
PREVISIONI PER IL FUTURO?
Per il futuro per adesso ci aspettiamo di continuare a crescere. Probabilmente potremmo decidere di fare pivoting e realizzare un progetto di photodiscovery disconnesso da Instagram. Ma dipende da molti fattori. Intanto cresciamo, acquisiamo utenti e cominciamo a monetizzare. Per il resto studiamo
UN CONSIGLIO AI GIOVANI ITALIANI CHE VOGLIONO PROVARCI?
Se dovessimo dare un consiglio a giovani che vogliono provarci, sicuramente direi sicuramente di FARE. Ci sono troppe persone che si arenano ancora prima di provare: si fanno mille seghe mentali, mille turbe, mille se e milioni di mah. E poi si trovano a dire “Ma l’avrei potuto fare”, “Ma se lo facevo poteva venire meglio”, o peggio ancora “L’avevo pensato anche io”. Quello che possiamo dire noi dopo la nostra esperienza , è provarci. Sperimentare. Gli esperimento falliscono, anche presto, e da questi piccoli fallimenti si impara molto. E così si può crescere migliorare fino ad arrivare a fare dei progetti che magari funzionano. Progetti, esperimenti. Fallimenti ed apprendimento continuo. Poi startup.
Fabio Lalli.
Articolo di Daniel Cerami-Socialvideoadv
Parti di questo articolo sono state tratte da Repubblica.it
Un grande ringraziamento a Fabio Lalli per la sua disponibilità

Il trend positivo di LinkedIn non conosce crisi, a dirlo sono i dati rilasciati del II trimestre dallo stesso social network, ormai arrivato a quota 175 milioni di utenti ed un ricavo giunto a quota 228 milioni di dollari.

Nonostante il recento furto di password, ben 6,5 milioni, la crescita di LinkedIn non si arresta, passando dai 161 milioni di Maggio, ai 175 milioni di Agosto.
Si registra un 50% in più rispetto allo stesso perido dello scorso anno e crescono ad una media di 2 utenti al secondo.
Segno che il mobile sta crescendo su tutti i fronti lo dimostra il +68% registrato dagli accessi con l’applicazione dedicata, aumentano le pagine visitate del 60%.

Trentino Tv continua la sue evoluzione, e dopo aver creato applicativi per Smartphone e Tablet , arriva uno spazio dedicato alle Digital News!

La nuova pagina raggrupperà tutte le notizie provenienti dal mondo digitale e darà voce anche a chi vorrà creare dei contenuti e così contribuire al nuovo spazio pensato da Socialvideoadv.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=diffrPNjXBs]

Altra novità in arrivo per www.trentinotv.it sarà la possibilità di inserire il proprio spazio pubblicitario con diverse opzioni in dimensioni e versioni: video banner, leaderboard, skin, big rectangle e molto altro ancora.
Per saperne di più contatta direttamente Socialvideoadv !


Pochi Trentini sanno dell’esistenza della BlogFest di Riva del Garda, l’evento che riunisce, ogni anno, tutto ciò che in Italia gravita attorno alle community della rete, che abbiano origine dai blog, da Facebook, da Twitter, dalle chat e dai forum e da qualsiasi altra forma sociale di comunicazione.
Attraverso conferenze, dibattiti, installazioni, presentazioni, concerti, premiazioni, giochi, si svolgerà anche quest’anno la tre giorni a Riva del Garda il 28-29-30 Settembre
Dunque spazio alla socializzazione con ingresso gratuito, dove sarà possibile incontrare,conoscere e parlare con i protagonisti della rete.
La BlogFest si svolgerà nelle piazze e nei luoghi più affascinanti di Riva del Garda, si susseguono una serie di BarCamp a tema: ogni camp è autogestito e ha il suo wiki di riferimento attraversi il quale potersi iscrivere, proporre il proprio speech da 15 minuti e conoscere tutto quello che accadrà durante ogni singolo BarCamp.
L’evento più importante è quello del sabato sera, dedicato alla cerimonia di premiazione dei Macchianera Blog Awards.
I premi saranno realizzati da Mastro7 , azienda Trentina che da oltre 40 anni unisce la ricerca artistica alla realizzazione di gioielli unici, un marchio che è diventato sinonimo di arte orafa, di gioielli artigianali, creazioni in oro, argento e rame, opere di rappresentanza, arte sacra.
Per conoscere più da vicino la BlogFest 2012 clicca qui

Uomini e donne usano i Social network quotidianamente ed in maniera diversa. Un’interessante studio Inglese riportato da Gabriele Cazzulini in questo articolo ci mostra in un infografica le differenze sostanziali:
le donne usano molto di più i Social, mentre gli uomini però condividono più link.
La cosa interessante è che le donne preferiscono i giochi on line rispetto agli uomini, come sono molto più propense a diventare social media fan.
Ecco infografica di BT Infinity

Daniel Cerami – Socialvideoadv

Trovare clienti oggi è molto difficile, ma trovare chi ti lascia carta bianca è come fare un 6 al Superenalotto!

Ho avuto il piacere di poter collaborare in questi ultimi due mesi con Interbau S.r.l, produttore di scale di alto design Italiano, dove il progetto ha portato alla luce diverse forme di comunicazione, una tra queste, un “Contest” dedicato agli utenti di Facebook.
Avendo lavorato su più fronti, il budget a dispozione per il Social Network era molto basso (come ovvio no?), quindi ho pensato ad una formula particolare dove chi partecipava, si aggiudicava un gadget: iPOD Nano 8gb con cinturino personalizzato (incisione laser) direttamente dalla Apple.
Budget? 200,00€ !! Ovviamente esclusa la consulenza che rientra in un “pacchetto” offerto al cliente e che non verrà svelato (fino al prossimo post;) e mi farò molti nemici)
Attraverso un’applicazione scaricabile gratuitamente- TOP FANS– è possibile misurare in diverse forme l’interazione che l’user ha con la Fanpage: più questo commenta, condivide  i contenuti creati, più risale la classifica generale.
Interbau ha optato per offrire un gadget, o meglio, il GADGET che riserva ai suoi clienti migliori anche agli utenti facebook.
La pagina era in uno stato di stallo, non vi erano interazioni e condivisioni.
In questo mese io non ho gestito la FANPAGE perché se ne curava la loro agenzia, ho solo esclusivamente gestito la parte “Ricevi il gadget”
Inserendo un ulteriore applicazione dedicata, dove venivano fornite le istruzioni per partecipare, in un mese (28.6-28.7) i risultati ottenuti sono questi:

Ovviamente non parliamo di “miracoli”, ne di grandi numeri, ma parliamo di un incremento di 461 Fan con 40,00€ di budget ( 165,00 € costo Gadget) e una crescita esponenziale dell’engangement, dell’indice di gradimento,delle impression generate e non meno importante, di una brand awarness interessante e di contatti diretti tra user ed azienda.
[slideshow]
I picchi sono generati da advertising e dalla condivisione di video clip studiati nella strategia che ha visto l’implementazione di Youtube e Pinterest, la creazione di 7 clip, di una landing page e di una newsletter.
 


La ditta si chiama Datsift ed ha acquistato l’accesso a due anni di Tweets!
La notizia non è nuova, ma a molti è sicuramente sconosciuta, quindi grazie ad una segnalazione che ho avuto, posso raccontarvi cosa è accaduto (post originale lo trovate qui)
Attivisti della Privacy hanno condannato Twitter che permette alle imprese di acquistare l’accesso al suo archivio di milioni di tweets.
Quando è stato scritto questo post (Febbraio 2012) c’erano circa sette milioni di persone in Gran Bretagna che utilizzavano il sito di microblogging.
La maggior parte degli user credono che i loro tweets rimangono disponibili agli utenti al di fuori della loro rete  solo per una settimana e poi non possono essere più trovati sul sito.
Più di 1.000 aziende hanno aderito ad una lista d’attesa per utilizzare i dati, che danno accesso a circa 250 milioni di Tweets al giorno.
Twitter ha archiviato ogni Tweet ed ha accettato un accordo che consente alla società DATASIFT con sede nel Regno Unito,  “la pesca a strascico” a partire dagli utenti registrati  dal gennaio 2010.
Facile immaginare lo scopo, la società utilizzerà le informazioni per aiutare le imprese con campagne di marketing bersagliando gli influencer e gli user più attivi.
L’accordo di licenza rientra nel piano di Twitter di generare ricavi dal suo servizio, che è gratuito per i suoi 300 milioni di utenti stimati in tutto il mondo.
Ma la mossa ha messo in allarme gli attivisti della privacy, con il gruppo on-line dei diritti della Electronic Frontier Foundation descrivendolo come ‘inquietante’.
Pickles Nick, direttore del Big Brother Watch campaign group , ha dichiarato: ‘La gente può prendere in considerazione i tweets come proprietà personale, ma questo accordo rende chiaro che non lo sono. I nostri messaggi personali sui social media sono un altro modo per la pubblicità di essere più mirata nella comunicazione e questo è un settore molto redditizio, si sa!
E’ chiaro che se non stai pagando per un servizio, non siete il cliente – tu sei il prodotto, noi siamo il prodotto!!
Datasift chiede  alle imprese fino a £ 10.000 al mese per analizzare i tweet pubblicati ogni giorno.
Essa afferma di avere una lista di attesa di 1.000 clienti che vogliono il vasto archivio Twitter che potrebbero aiutarli ad indirizzare la pubblicità e sviluppare campagne di marketing.  DM e tweet che sono stati eliminati non verranno indicizzati da Datasift.
Gus Hosein, del gruppo di controllo Privacy International, ha dichiarato: ‘La gente ha usato Twitter per comunicare con gli amici e la rete con la convinzione che i loro tweets sarebbero spariti nel nulla.
Il fatto che due anni i tweets ora possono essere estratti per le informazioni ed essere venduti alle imprese è un cambiamento radicale che va nella direzione sbagliata.
‘Twitter è diventata una rete sociale che aveva lo scopo di promuovere le conversazioni globali in una vasta ricerca di mercato enterprise con volontari e partecipanti non pagati.’
Justin Basini, della società riservatezza dei dati Consenti, ha detto: ‘Marketers non si fermerà davanti a nulla per entrare in possesso dei vostri dati. Questa mossa mostra tutti i retroscena di Twitter e getta alla luce improvvisamente  il ricco flusso di nuove entrate per Twitter.
Ha immagazzinato, ha analizzato, imbottigliato e venduto per un profitto, e la cosa peggiore è, non si sapeva che stava per succedere!
Graham Cluley di Sophos società di sicurezza ha detto: ‘La notizia sorprenderà qualcuno.
Twitter ha trovato un altro modo per monetizzare il suo servizio, renderà il lavoro più semplice ai ricercatori di mercato che operano per grandi aziende che hanno il compito di  analizzare i trend, grazie ai nostri tweet.
Si pensava che i tweet postati mesi fa scomparissero, oppure venivano semplicemente nascosti così profondamente e goffamente sul sito web di Twitter che non sarebbero mai emersi!
Ma Datasift Tim Barker ha detto: ‘Non deve esser una sorpresa per gli utenti che i loro tweets vengono archiviati “
‘Twitter è sempre stato creato per essere una rete pubblica sociale.’
I timori per la privacy partiti già su altri social network non risparmiano nessuno.
Come detto da Francesco Ferrazzino in un’intervista che vedrete tra poco sul mio blog: SIAMO NOI IL PRODOTTO!
Facebook è stato criticato dopo aver ammesso che può leggere i messaggi di testo di coloro che utilizzano il servizio sui loro telefoni cellulari.
E il colosso web Google è giunto anche lui sotto il fuoco nemico perchè raccogliere dati sugli utenti di Internet.
Datasift è una delle due società che hanno ottenuto l’accesso a Twitter ‘firehose’ e l’intero ammontare di dati in streaming attraverso il sito.
‘DataSift va oltre quello che molti social società di monitoraggio dei media fanno,’ dice il fondatore Nick Halstead.
‘Invece di limitarsi a una ricerca su parole chiave quali’ Nike ‘, DataSift ricerca tutte le possibili  persone, prodotti e link associati con l’azienda, poi sezionare i dati per diversi servizi, quali marketing, di prodotto e così via.’
SIAMO CARNE DA MACELLO –
Read more: http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2107693/Twitter-sells-years-everyones-old-vanished-Tweets-online-marketing-companies.html#ixzz21oSjp1mm

Bello tranquillo nel mio ufficetto, mi prestavo ad analizzare dati web per poter stilare un’offerta….ma poi …..DRIN DRIN DRIN
Cliente: “Ciao Daniel, come stai?
Io:”Bene bene, tu tutto bene?
Cliente:”Non mi posso lamentare, si VENDE!
Io:”Ottimo, qualcuno che finalmente non si lamenta!
Cliente:“No no Daniel e chi si lamenta? Senti, c’è una nuova agenzia di comunicazione, tra l’altro mi sono trovato bene per altre cose, che a differenza tua mi gestirebbe Facebook
a soli 200,00 € tutto l’anno!
Io:” ………………?????!!!!!!!XXXXXXXXXXFFFGGG, dici davvero? Che fanno?
Cliente:“Non lo so, dicono che gestiscono, quindi mi servono le credenziali per accedere, ti metto in contatto”
Io:“Se tu ti sei trovato bene, e dicono di farti un prezzo impossibile, che dire, fammi chiamare, che sento un pochino chi sono!”
Qualche altro scambio di battute, ma lasciando perdere i convenevoli, da lì a poco mi chiama GILDA (nome di fantasia si intenda)
Gilda:” Buongiorno Sig. Daniel, sono Gilda di PAGINE GIALLE”
IO:” nuoooooooooooooooo (pensiero tra me e me). Ma buongiorno! Allora non è una nuova agenzia di Trento, ma bensì le stimatissime e dico stimatissime PAGINE GIALLE!?!
Gilda:” Diciamo che è una divisione Daniel, ci occupiamo solo di Facebook, e per la precisione creiamo le pagine ai nostri clienti che sono collegate direttamente ai nostri bellissimi siti.
IO:”Guardi, con tutto rispetto per lei, ci mancava che Pagine Gialle cominciasse a rovinare pure i Social Network!
Gilda:” Non dica così, siamo bravi, abbiamo inziato da poco e con il Sig. XXXXXX abbiamo in mano un contratto, che mi è arrivato or ora tutto firmato per potergli aprire una NUOVA PAGINA FACEBOOK”
IO:“Scusi, ma anche se non è alimentata la pagina su volere del cliente (non vuole pagare la gestione) esiste già con un suo dominio, i suoi contenuti, le sue gallery!
Gilda:” Si lo so, ma noi dobbiamo cancellare quella e rifarne un’altra perché così la possiamo collegare direttamente al sito che gli abbiamo fatto noi!
……..Non voglio incorrere in denunce penali quindi mi fermo qui con il pensiero, le parole e quello che gli ho detto, lascio a voi le conclusioni.
Ripeto la Signorina era anche gentile ed abbiamo scambiato qualche battuta alla fine, ma non ESISTE una cosa del genere!
Sono in attesa di parlare con il cliente, ma in sintesi loro propongono una “creazione e gestione” a nuovo di una pagina che già esiste, che ha già dei contenuti e sopratutto occupa già un suo dominio con l’inganno, perché NON E’ VERO CHE GESTISCONO! Loro aprono una pagina VUOTA e ci inseriscono 1 post a settimana su un tema pescato dal web innerente al settore del cliente!
Come diceva Eugenia Morato nel mio post su Facebook, andrebbero educati i clienti, ed è per quello che ho voluto a tutti i costi Evoluzione Digitale !
[nel frattempo ….]
Ho scritto una mail al cliente perché non riuscivo a parlarci, mi ha richiamato ed ha bloccato tutto! Meno male!!

WE FOLK!

DRODESERA XXXII EDIZIONE

20-28 luglio 2012

Centrale Fies, Dro, Tn

200 artisti – 39 compagnie

33 spettacoli

10 prime nazionali

5 site specific

5 progetti speciali

4 concerti

9 dj set

[vimeo 45066514 w=400 h=300]
COMUNICATO STAMPA

La trentaduesima edizione di Drodesera si svolgerà dal 20 al 28 luglio negli spazi di Centrale Fies, a Dro (Tn). Il festival di quest’anno – come sempre realizzato grazie al prezioso sostegno di Hydro Dolomiti Enel e Provincia Autonoma di Trento, oltre a Comune di Dro, Regione Autonoma Trentino Alto-Adige/Südtirol, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Apap/Advancing Performing Arts Project – Comunità Europea Progetto Cultura, Arcus/Arte Cultura Spettacolo – sceglie attraverso il claim WE FOLK! di esplorare un filone centrale della contemporaneità, indagandone le differenti declinazioni e derivazioni. Lontani dai clichés comunemente associati alla parola, è nei rituali del folk – nella culla di nuove e vecchie tribù – che diventa possibile immaginare nuovi modi di appartenenza, distaccandosi dalla vita reale o al contrario immergendosi fino in fondo nelle radici che costituiscono la nostra storia. In cerca di una comunità, di una nuova forma di protezione.

Un festival come sempre di confine, sul confine, con una vocazione ad esplorare tutte quelle aree di intersezione tra territori artistici che difficilmente si prestano ad essere rinchiuse in una definizione univoca. Per questo a Drodesera 2012 ci saranno performance per poche persone alla volta, in grado di accrescere l’intimità e scardinare le convenzioni: il duo Heine Avdal & Yukiko Shinozaki ambienterà il suo Field works-Office per due spettatori negli uffici della Centrale,mentre Mali Weil, giovane gruppo trentino tra le nuove realtà più promettenti del nostro paese, accoglierà gli spettatori a gruppi di cinque nella sua onirica White Noise Machine, realizzata in collaborazione con la designer Liviana Osti di Mezzolombardo (tra i 20 giovani artisti ospitati all’interno di FICO, il progetto di Centrale Fies e Mi9 dedicato al design). Sputato a Cristo, opera di Luigi Presicce, sarà invece accessibile ad un solo spettatore alla volta, e resterà dopo la performance negli spazi della Centrale in forma di installazione.

WE FOLK! sarà abitato da performances ludiche, che indagano il presente per scacciare gli incubi di domani (i romeni Apparatus 22, che in Morpheus Buyback compreranno i sogni più neri degli spettatori per costruire amuleti in grado di sconfiggerli), la sostanza dei riti collettivi (nelle riflessioni sulle convenzioni del Teatro ad opera degli austriaci Nadaproductions), ma anche da incursioni contemporanee nel folk: Folk-s di Alessandro Sciarroni prenderà come punto di partenza lo Schuhplattler – ballo tipico bavarese e tirolese – mentre con The Host del belga Andros Zins-Browne in scena ci saranno addirittura tre ‘veri’ cowboys.

Spazio ovviamente alle nuove produzioni degli artisti della Factory (Dewey Dell, Anagoor, Marta Cuscunà, Codice Ivan, Francesca Grilli) – progetto attraverso il quale Centrale Fies sostiene da anni le migliori nuove leve della scena italiana – e per le prime di alcuni dei più interessanti performer e coreografi internazionali: A louer di Peeping Tom, importante gruppo belga di teatro-danza tra i più apprezzati dal pubblico nell’edizione di due anni fa;la surreale e coinvolgente ironia di Philippe Quesne/Vivarium Studio inL’effet de Serge, o le irresistibili evoluzioni di Still standing you dell’irriverente duo belga/portoghese Pieter Ampe & Guilherme Garrido). Come sempre, non mancheranno i protagonisti italiani della ricerca: Motus – da sempre tra le presenze predilette dal pubblico di Centrale Fies – con una trilogia site specific di ‘atti pubblici’,W.; Mk – compagnia di danza guidata da Michele Di Stefano, tra le più amate anche a livello internazionale – con l’ultima produzione Il giro del mondo in 80 giorni; l’Accademia degli artefatti, storica compagine romana diretta da Fabrizio Arcuri, con una rivisitazione del fassbinderianoSangue sul collo del gatto che ha debuttato a Monaco di Baviera nel marzo scorso, protagonista la strepitosa Francesca Mazza, attrice pluripremiata tra le più importanti del panorama italiano.Senza tralasciare i lavori di Cosmesi e Collettivo Cinetico,compagnie più giovani anagraficamente, ma molto amate dal pubblico italiano, e il lavoro di Alterazioni Video (insieme a Arto Ushan and the Nice Music) e Zapruder, due collettivi di video maker presenti da anni nel palinsesto dei maggiori festival internazionali dedicati alle performing art.

Ma la Centrale non sarà del resto l’unica location del festival: il paese di Dro, dove il festival è nato trentadue anni fa, sarà anche quest’anno palcoscenico di alcuni tra gli eventi più curiosi in programma, a cominciare dagli street games realizzati ad hoc(Dro in play) del collettivo tedesco Invisible Playground, in grado di trasformare lo spettatore in qualcosa di diverso da un recettore passivo e coinvolgerlo nell’azione. Identico obiettivo per Performance for a seated audience diAndrea Maurer & Thomas Brandstätter/Studio 5, vero e proprio laboratorio sotto forma di spettacolo, dedicato alla costruzione di sedie, ispirate alle creazioni del maestro del design Enzo Mari.

Il ‘set naturale’ di Dro tornerà protagonista nel lungo elenco di progetti speciali legati al Festival: tra questi The city of happiness di Codice Ivan, che partendo dall’ultimo lavoro della compagnia bolzanina trasformerà il paese in una gigantesca galleria fotografica dedicata ai suoi abitanti, ma anche i lavori di fotografi che usano la loro strumentazione tecnica e artistica per osservare il territorio locale (Cesuralab), o quello di una giovane crew di blogger e ricercatori (Tk + Workofothers) che costruiranno sul web un racconto ‘immateriale’ parallelo agli appuntamenti del festival. 

A fare da cassa di risonanza al tema 2012 anche quest’anno una temporary gallery (ALMOST NITE) esclusiva con artisti potenti tra i quali Dem, Enrico Boccioletti, Anna Deflorian, Andreco, Foto Marvellini: da cinque anni la temporary gallery è lo snodo che accompagna la lettura, una sottotraccia di tutta la programmazione e dell’immagine del festival. Inizialmente nata come ulteriore strumento di dialogo col pubblico per via della facile accessibilità in quanto gratuita, disponibile senza prenotazione e aperta durante tutta la durata del festival, oggi è perno ideale a cui attorno ruota il festival. L’inaugurazione della gallery precederà di un giorno quella del festival, giovedì 19 luglio a partire dalle 19.30 con il live concert Tuono di Dewey Dell e il dj set di Silvia Calderoni.

Infine, anche quest’anno anche la musica ha un ruolo importante: i concerti di Dumbo gets mad, Susanna & the magical orchestra, Pop_X, La vecchia Mitraglia e Riverman a riscalderanno i giorni e le notti del festival.  

Da segnalare gli oltre 27 appuntamenti a ingresso gratuito, la maggior parte concentrati nel Parco della Centrale. Il Parco – al quale sarà sempre consentito liberamente l’accesso – rappresenterà anche quest’anno il cuore pulsante delle notti di Fies: 4 concerti con alcune delle band più innovative del panorama internazionale e 9 dj set animeranno il dopo-spettacolo del festival, insieme alla presenza ormai fissa di alcune delle migliori realtà del panorama enogastronomico locale che permetterà al pubblico di conoscere ed apprezzare i prodotti del territorio.

Si rinnoveranno anche quest’anno le prestigiose media partnerships che hanno caratterizzato la scorsa edizione del festival.Continua da una parte la felice collaborazione con DROME magazine,periodico monografico noto per il suo approccio trasversale e sperimentale, che intreccia le più innovative esperienze artistiche contemporanee del panorama internazionale (dromemagazine.com), mentre due tra le principali emittenti radiofoniche nazionali – Rai Radio3 e Radio Popolare – seguiranno le giornate con i collegamenti a cura di Antonio Audino e Ira Rubini. Non ultime, le importanti presenze di Franzmagazine, network italo-tedesco e osservatorio culturale con sede a Bolzano, e Crushsite.it, portale regionale di cultura, arte e spettacolo.

Drodesera è come sempre realizzato nel rispetto assoluto del prezioso ambiente naturale che lo circonda: per questo non è consentito l’accesso alla Centrale con mezzi privati, ma
l’organizzazione mette a disposizione del pubblico un servizio di
bus navetta gratuito, attivo tutte le sere, partenza da Piazza Repubblica Dro: venerdì 20, sabato 21, domenica 22 dalle 17.00 alle 03.00 (con sospensione dalle 22.00 alle 22.45 e dalle 01.30 alle 02.00) da lunedì 23 a sabato 28 dalle 18.00 alle 03.00 (con sospensione dalle 22.00 alle 22.45 e dalle 01.30 alle 02.00).

Le prenotazioni agli spettacoli sono aperte: data la grande richiesta, è consigliabile riservare sin d’ora i biglietti chiamando lo 0464 504700 o scrivendo a prenotazioni@centralefies.it.

Anche quest’anno, possibilità di acquistare direttamente on-line i biglietti per gli spettacoli su www.vivaticket.it (il servizio prevede un costo di prevendita di € 1,80).

ENTRA NELLA  Centrale FIES


Grazie a Chiara Covi ieri sera ho scoperto un’ APP molto interessante: Logos Quiz
Gioco per dispositivi iOS ed Android, che mette alla prova la vostra memoria, idea davvero originale, dove vi vengono proposte centinaia di immagini, più precisamente di loghi d’aziende o parte di essi, e voi dovrete riconoscere il nome del brand. I loghi sono incompleti e con l’avanzare dei livelli diventerà sempre più difficile associare un nome all’immagine che vedete, spesso infatti avrete solo delle lettere e dovrete arrivare alla soluzione analizzando font o colori del carattere.

Logos Quiz Game è un passatempo interessante, ben pensato e con un’aumento della difficoltà ben distribuito, dai primi livelli, accessibili quasi a tutti, fino ad arrivare al 9 livello, qui serve l’intervento di qualche esperto 😉
Il mio animo commerciale mi porta a pensare questo gioco in chiave business, ovvero potendo raccogliere i dati sul grado di riconoscibiltà di una marca da parte degli utenti, le aziende avrebbero la possibilità di misurare ancor meglio la conoscenza del proprio brand, e quindi, avere un “piccolo” aiuto in più sulle analisi di mercato.
I dati potrebbero essere registrati in forma anonima, ma sempre utili allo scopo a cui sto pensando, magari cercando di capire con la geolocalizzazione dove una marca e più conosciuta oppure no, e quindi intraprendere delle strategie mirate. Certo questo è un pensiero e servirebbero molti altri fattori, uno tra tutti la diffusione capillare di questo game.
Io con Chiara ieri sera mi sono perso un’ora, e vi dico la verità, mi sono sbalordito di come certe marche riuscivo a riconoscerle da pochi elementi.
Che ne pensate?