Social media


Rovereto, 20 Settembre 2012″O cambi, o muori! Tutto quello che avreste voluto sapere su come vendere di più grazie al digitale e non avete mai osato chiedere
Informatica Trentina S.p.a., in collaborazione con Trentino Sviluppo S.p.a., Trentino Sprint a.s. e Camera di Commercio Americana in Italia e con il contributo delle Associazioni di categoria presentano l’evento che si terrà giovedì 20 settembre alle ore 14.30 presso la Sala Piave del BIC di via Zeni, 8 a Rovereto e si inserisce nell’ambito delle iniziative di sviluppo della cultura digitale in Trentino.
L’evento è rivolto a tutte le piccole e medie imprese trentine e vedrà come ospiti Aziende Trentine ma sopratutto la presenza di Marco Camisani Calzolari
LEGGI IL PROGRAMMA
Agenda_20set2012(1)
 
 
 
 
Fonte: http://www.infotn.it/cms-01.00/articolo.asp?IDcms=11002&s

Non più tardi di due settimane fa ho voluto provare anch’io l’ebrezza di rischiare ben 1$ per acquistare follower su twitter e far vedere ad un mio cliente quanto sia semplice ingannare i numeri sui social network.
Operazione 650 follower sul mio account @socialvideoadv [nel giro di pochi minuti] riuscita: 1160 Follower!
Incredulo il cliente, io mi sentivo come un’uomo primitivo che si gongolava quando faceva vedere alla tribù come dominava il fuoco! [spero vi arrivi il concetto]. Ovviamente dichiarati in più tweet ed anche nella bio, ieri succede che improvvisamente spariscono!
Tanto perché sono nato incazzato, decido di non far cadere nel tranello altri sprovveduti, se pur per un solo dollaro, e quindi metto un pollice verso sul pusher di Follower.

(l’unico negativo il mio ovviamente)
Questa mattina un bel check sulla mail e compare un messaggio abbastanza stizzito del feedback negativo, quindi,  mi sono ritrovato a spiegargli il perché con uno scambio di DM sulla piattaforma; “socialwork003” a costo di avere la reputazione immacolata, mi ha supplicato di cambiare opinione caricandomi 770 FOLLOWER!!
Cosa di pochi minuti fa, ma il mio account è di nuovo fake, mi butteranno fuori?

Vuoi parlare privatamente con qualcuno su Instagram? Ora con #InstaMessage puoi!
Questa applicazione ti permette di contattare privatamente gli instagrammer, creando una conversazione con chiunque tu voglia. Spesso magari, come recita la presentazione ufficiale dell’applicazione, ti senti troppo timido per pubblicare un commento su Instagram.
Le Caratteristiche principali:

  1. Parla con i tuoi amici od ogni altro Instagrammers privatamente
  2. Naviga sul profilo di ogni persona a cui sei interessato e inizia a parlarci immediatamente
  3. Scopri i membri più attivi su InstaMessage automaticamente attraverso il sistema intelligente.
  4. Accedi attraverso un Instagram account, senza registrazione

Clicca sulle immagini per scaricarlo.
Mi segnalano che c’è ne sono altre, ma sinceramente io non le conoscevo: InstaDM, InstaTalk
Grazie a Fabio Lalli


Circa 10 mesi fa, mio padre decide di aprire una Fanpage per un’azienda per cui lavora e chiede a me ed a mio fratello Nicola, come procedere per farsi spazio nel grande calderone dei Social media.
Trattandosi di un’azienda molto particolare, che offre piani pensionistici in oro, l’impresa è ardua, ma comunque poteva starci un “posizionamento” in facebook e così, dopo aver creato la pagina, iniziamo la campagna pubblicitaria….
Ora non ricordo esattamente il budget a quanto ammontasse, ma da lì a poco, i fan arrivano a circa 400. L’azione di mio padre poi, trattandosi anche di un’offerta di lavoro, è stata quella di cercare di comunicare con queste persone che hanno cliccato il “Mi piace” sulla pagina, ma con risultati disastrosi: le persone contattate dichiarano di non aver fatto i like, oppure, di non utilizzare facebook da molto tempo, in alcuni casi anche sei/sette mesi.
Il dubbio misto rabbia erano palpabili nell’aria, ma io, quasi come fosse un’amico da proteggere, sostenevo  l’impossibilità che Facebook potesse fare una cosa del genere, perché si sarebbe trattato di una vera e propria truffa.
Diciamo la verità, ero talmente convinto che non poteva essere così, che non incrociai nemmeno i dati e non chiesi mai un report a mio padre dell’andamento degli annunci.
Passano i mesi, ma qualcosa non torna anche nei miei annunci, clic, impression e fan non mi convincono e poi, dopo distrazioni varie di finti follower e finti fan, leggo un post che comincia a chiudere un cerchio che prima non era completo, ovvero questo di Luca Perugini.
Quello che posso dire è che sto verificando tutti i report ed incrociando alcuni dati significativi, poi darò un verdetto.


A chi di noi non è mai capitato di vendere qualcosa? Un oggetto, oppure una macchina, una moto oppure uno smartphone?
Sicuramente abbiamo avuto a che fare, in una maniera o nell’altra,  con dei siti di vendita on line, oppure, con i più classici  giornalini  locali per l’usato.
Ora basto un iPhone e Garage!
Dal genio creativo di Simon Beckerman, insieme al fratello Daniel, nasce l’APP che vi semplifica la vita!
Basta scattare una foto e caricarla, aggiungere una breve descrizione del prodotto, mettere un prezzo ed attendere le offerte.
L’app, gratuita e scaricabile solo su iPhone per ora, permette di accettare i pagamenti con carta di credito e paypal direttamente dal telefono.
Sicuramente non ha la capacità di raggiungere massa critica come i siti web più blasonati, ma la velocità con cui si può mettere in vendita un’oggetto, la facilità di utilizzo e condivisione, farà si che questa App diventerà essenziale sul nostro device.
Speriamo presto in un rilascio per Android.

L’interfaccia assomiglia a quella di #instagram, commenti, richieste amicizie e grafica sono molto simili, se non quasi identiche.

Questa applicazione permette di creare anche una piccola galleria dell’oggetto ( 4 foto).
Con Garage potete contattare gli utenti direttamente, via chat, e potete seguire i vostri amici per sapere in tempo reale cosa vendono, comprano e likano: proprio come un social dell’e-commerce.
Se invece volete acquistare, potete cercare le cose più interessanti attorno a voi e tenere sempre d’occhio i suggerimenti del team di Garage. Probabilmente, scoprirete anche un sacco di oggetti vintage pieni di fascino.
Quindi, se è vero che chi cerca trova, provate Garage.
L’e-commerce non è mai stato così social.

“Questo non è un festival, ce ne sono fin troppi”
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=ZAPEJeMI5aQ]
Con questa frase esordisce “A seminar la buona pianta” www.labuonapianta.it, e poi continua…
“È, semmai, una passeggiata nel tempo e nello spazio, per esplorare insieme le tante maniere diverse in cui artisti, scrittori, musicisti, scienziati hanno raccontato e raccontano il nostro rapporto con le piante, e il valore simbolico e linguistico che le piante hanno per noi umani”.
Iniziato il 23 Agosto e terminerà Domenica 26, “A seminar la buona pianta” fra Vallarsa, Rovereto e Schio, nella nostra passeggiata fra vallate magnifiche e sale di museo, si potranno ascoltere le voci di Lella Costa e quella di Gianmaria Testa in concerto.
Si Raccoglieranno piante medicinali e si potranno gustera piatti speciali, si potrà imparare a disegnare una rosa o a riconoscere un’erba, sentire antichi canti popolari e incontrare le parole di Italo Calvino, Melania Mazzucco, Paolo Rumiz, Giorgio Caproni
Con questa iniziativa Aboca vuole esplorare il rapporto che lega l’Uomo alla Natura.
ABOCA e il “PATTO TERRITORIALE VALLI DEL LENO” hanno deciso di condividere con i blogger l’esperienza di trascorrere 4 giorni immersi nelle bellissime vallate di Vallarsa, Rovereto e Schio.
Tra le tante le richieste di partecipazione per il blog tour di “A seminar la buona pianta” sono stati selezionati loro, che seguiranno, e potrete seguire, attraverso i l’hashtag ufficiale #AbocAseminar “A SEMINAR LA BUONA PIANTA”


Articolo originale di Justin Lafferty
Nel 2011, i marketers americani hanno speso più di 3 milioni di dollari per la promozione di FanPage.
Cosa stanno ottenendo con questi investimenti?
La ricerca fatta dalla società di marketing Get Satisfaction e dalla Incyte gruppo , dimostra che, nonostante gli investimento cospicui su Facebook, i consumatori preferiscono i siti web e vogliono usare i social network per creare condivisioni, argomenti e dialogare con gli amici e non per leggere annunci da parte delle aziende.
Altri risultati dello studio rivelano:

  • Quando le persone accedono ad un social network come Facebook, il 70,2% di loro lo fanno per il social   networking, e solo 12,8%  ha dichiarato di visitare i social media per interagire con i marchi .
  • Quando i clienti volevano informazioni per prendere una decisione di acquisto , 89,3% sono andati al sito web della società, mentre solo il  21,2% ha utilizzato un social network.
  • I clienti che volevano saperne di più su un prodotto sono stati più propensi a visitare il sito web della società (81,1%) rispetto alla pagina del marchio Facebook (19,9%).

Il Gruppo Incyte ha concluso che gli utenti di Facebook non vogliono che la marca sia una parte della loro esperienza sui social media, ma piuttosto avere siti web delle società che si  interfaccino più come social network. In questo modo, gli utenti possono ottenere informazioni, così come le recensioni ed i commenti.

  •  Il motivo principale per cui le persone interagiscono con le comunità di marca, come le pagine di Facebook è quello di ottenere informazioni in modo rapido (32,1%) e per ottenere risposte da altri consumatori (21,3%).
  • Per quanto riguarda capire come interagisce l’utente sulla marca Fanpage, 32,5% ha dichiarato di leggerne i contenuti, il 19,5% ha dichiarato di condividerne i contenuti, mentre il 18,1% legge i contenuti degli altri
  • Facebook è il principale modo in cui le persone condividono i contenuti , commenti e altre informazioni con i loro amici e le reti. 35,1% lo usato per condividere notizie e contenuti, mentre il 21,3 per cento condivide tramite il mi piace.

Get Satisfaction attraverso il suo CEO Wendy Lea, riassume i risultati in un comunicato stampa:
E ‘chiaro che le aziende non stanno ottenendo i risultati di cui hanno bisogno con gli investimenti sui social media.
Questo studio convalida che la social media strategy deve esser un impegno autentico, creare relazione, e non essere visto e utilizzato come un altro canale pubblicitario digitale.
Per leggere il post originale clicca qui 

Le imprese con un numero di addetti fino 10 ed un fatturato annuo fino a 2 milioni di Euro sono le cosidette PMI, ovvero piccole medie imprese.
Esistono oltre 4.100.000, ovvero il 95% di tutte le imprese in Italia; il 93,2% di tutte le imprese nell’U.E. a 19 (circa 18 milioni).
Coprono il 47% della totale occupazione privata, non agricola, in Italia; il 39% nell’Unione Europea (UE 19); l’11% negli Stati Uniti.
Il loro trend è in aumento assoluto nell’ultimo decennio; l’Italia detiene il record europeo della loro densità (sono gli “embrioni” dell’intero sistema imprenditoriale).
11.615 piccole e medie imprese sono fallite nel 2011 (uno sterminio epocale) secondo la CGIA di Mestre.
Queste prime righe sono state tratte da http://www.microimprese.eu- Ora i numeri sono aggiornati al 2011, ma quello che mi chiedo in questi giorni è se abbiamo imparato ad usare il Web!
Giorni di grande trambusto, dove si leggono post su varie correnti di pensiero, chi pro, chi contro i social media. Aziende che non utilizzano queste fonti, aziende che ne fanno il canale principale, mi chiedo perché MAI, in un’ Italia fatta di prodotti, design, artigianato e turismo, non sappiamo esportare come si deve la nostra pura arte creativa.
Siamo tutti improvvisamente GURU che parlano di engangement e brand awarness, di web strategist, seo, sem, ma non abbiamo ancora imparato che dobbiamo esportare i nostri prodotti in maniera strategica verso paesi che hanno potere d’acquisto e possono far ripartire la nostra economia.
Siamo abituati a vedere solo grandi Brand, ma capiamoci per i più sono MARCHI-PRODOTTI!
Smettiamola con questo inglesismo che fa sentire i titolari di queste piccole medie imprese ignoranti, perché spesso si sono fatti da soli e hanno per le mani una licenza media. Usiamo un linguaggio adeguato, facciamogli capire che con una giusta strategia, che può variare in base a quello che è il loro prodotto, qualsiasi, e dico, qualsiasi cosa, può esser venduta.
Un giorno, tanti anni fa, mi ricordo di un’articolo che parlava di un Signore di Los Angeles che attraverso Ebay ha venduto la macchinina di Barbie della figlia ormai più che adulta alla cifra di 12.000$ ed esclamò: “da quel giorno ho amato EBAY”.
Loro non se ne sarebbero fatti nulla di quel giocattolo, ma per una persona, dall’altra parte del mondo, era il pezzo che mancava alla sua collezione e pagò a peso d’oro per averla.
Smettiamo di pensare che siamo troppo piccoli per poterlo fare, ognuno di noi può essere un venditore, ognuno di noi può in pochi minuti mettere qualcosa in vendita sul web e comunicarlo AL MONDO.
Possiamo farci conoscere attraverso i Social Media, possiamo raggiungere fasce di pubblico enormi con poco investimento, perché è così, non è vero che costa molto la pubblicità sulla creatura di Zuckerberg, bisogna anche capire però che tu non puoi pretendere di vendere un divano, un’auto o cosa, ma che facebook, facendo un’esempio chiaro a tutti, sono le tue manchettes quotidiane sul giornale, il tuo punto di partenza non di arrivo, il dialogo con i tuoi clienti, nuovi, vecchi, futuri.
La gente preferisce ancora il tuo sito web, o meglio, le persone preferiscono sempre più mCommerce ed acquistare on line.
Avete un sito web?
Avete un semplice e sopratutto facile form di richiesta?
Avete Social, sito, e commerce integrati ?
Fate delle newsletter?
Avete anche solo una semplice pagina web (landing page) con il vostro prodotto?
Fate i social network e magari non avete nulla dove l’utente può effettivamente visionare i vostri prodotti e fare un’ordine?
Oppure avete un sito internet fantastico, completo di galleria fotografica ma talmente machiavellico e arcaico che la gente non riesce nemmeno a contattarvi?
Oppure il vostro e commerce ha un carrello della spesa che si perde, ritorna, rientra, e poi al momento di concludere l’acquisto è privo dei fondamentali metodi di pagamento o moduli da compilare che fa scappare a gambe levate anche il più calmo e diplomatico utente?
Avete mai pensato a dei video Marketing dove spiegate il vostro prodotto, la vostra lavorazione?
Quanto costano?
Meno di quello che pensate ed i risultati vi assicuro, non io, ma anche grandi esperti del settore come Filppo Toso di Creative Park, sono eccellenti.
 
Sappiamo produrre pezzi unici, su misura, abbiamo la capacità di ricercare e creare il design migliore al mondo, abbiamo un’Italia che può vivere veramente sul turismo ed abbiamo un sito ufficiale costato milioni di euro che è inutile! Per rinfrescarvi la memoria leggete questo: il caso italia .
Perché pensi che sei troppo piccolo per provarci? PROVACI, PROVIAMOCI !


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Ormai le “cartoline” virtuali sono più veloci di un’istantanea, e nuove, ma anche vecchie generazioni, non acquistano più francobolli per mandare un ricordo, ma lo inviano, taggandolo sulla bacheca di parenti ed amici.
La frontiera del comunicare con le immagini ha superato l’immaginario collettivo, che solo 10 anni fa sembrava essere fantascienza da Start trek.
Mi ricordo un’estate in particolare, quella del 1998, dove avevo speso una mezza busta paga per acquistare un cellulare Panasonic che come grande opzione, aveva la suoneria a vibrazione attraverso un’interruttore come quello dell’iPhone di oggi.

Ricordo molto bene quel telefono in particolare, perché era uno dei primi predisposto per l’invio di sms, ma gli operatori non erano ancora pronti, ed io, insistevo nel voler inviare ai miei amici i miei spostamenti perché convinto di riuscirci! Ora?
Ora con meno di un click possiamo geolocalizzarci, postare foto, inviare stati, comunicare.
1998-2012, sembra un’era diversa, in realtà sono passati solo 14 anni, altro che Star Trek

HippySocial è l’applicazione intelligente nuova che sta cambiando il modo di rapportarsi con il mondo. Ora, nuovi amici sono ovunque ci si trovi, in attesa di essere scoperti, chattare, condividere foto, interessi ed esperienze – tutto direttamente dal tuo smartphone.
HippySocial è un nuovo modo di interagire con la vostra comunità, le persone intorno a voi o con gli stessi interessi, dove potranno immediatamente interaggire , attraverso delle stanze virtuali.

Oltre a creare delle “rooms” in comune, l’applicazione prevede una chat privata con chiunque voglia continuare una conversazione one-to-one, oppure si potranno seguire le conversazioni di altri.
Personalmente l’ho appena scoperta e scaricata per caso, con un semplice login attraverso Facebook, si può fare anche attraverso Twitter, l’applicazione è attiva! Stiamo a vedere 😉