Automotive e alimentari i peggiori: #Aegis Media Italia #adv -10,4%

Secondo Aegis Media Italia, tutti i mezzi registreranno una flessione importante (tv -12,1%, quotidiani – 16,8%, periodici -17,9%, radio -8,5%, out of home -16,5%), ad eccezione di Internet, che segnerà un +12,4%. In crisi tutti i settori merceologici, in primis automotive e alimentari. Il calo degli investimenti pubblicitari a fine anno, quindi, sarà ancora più pesante di quanto si era ipotizzato fino a pochi mesi fa.
A comunicarlo è Aegis Media Italia, che ha rivisto al ribasso le sue stime proiettando un -10,4% per la fine del 2012.
La crisi non molla la presa, impattando su tutti i principali settori merceologici, costretti così, a ridurre il budget destinato all’advertising. Automotive e alimentari i settori più colpiti, ma si legge anche telecomunicazioni e abbigliamento, con un calo a doppia cifra. Soffrono anche bevande/alcolici, cura della persona e distribuzione.
Per quanto riguarda i mezzi, l’unico a crescere è Internet, dove Aegis Media Italia prospetta una chiusura d’anno a +12,4%, per una spesa totale di oltre 1,2 miliardi di euro (superiore alla raccolta dei quotidiani), pari al 15,3% del budget totale investito in comunicazione nel nostro Paese. A trainare gli investimenti in rete Search e Display, ma anche il Video Advertising continua a registrare ottimi risultati, insieme al Mobile, che grazie a smartphone e tablet sempre più evoluti consente di veicolare creatività dal forte impatto.
La tv, che continua a catalizzare ancora più della metà del totale investimenti, secondo le previsioni segnerà un -12,1%. I canali generalisti  sono in calo di oltre 500 milioni di euro (Rai -20,4% e Mediaset -16,2%). In crescita invece i canali digitali tematici (+17,7%), con i satellitari a 6,6% e i canali del digitale terrestre a +33,5%.
Per la carta stampata si prevede un trend molto negativo con raccolta sui quotidiani a -16,8% e a -17,9% sui periodici. -8,5% il risultato ipotizzato per la radio, mentre gli investimenti sull’out of home dovrebbero attestarsi a -16,5%. Toccherà addirittura il -26,1% il cinema, che sconta la perdita dei clienti dovuta all’aumento dei prezzi degli spazi necessario a compensare i costi sostenuti per lo sviluppo della tecnologia 3D.
FONTE ADV EXPRESS/ AEGIS MEDIA ITALIA

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